Indice
Sciroppi marmellate:
consigli di donne alle donne per quando si lavora in casa
*Digestivo alla camomilla: in un vaso a chiusura ermetica da un chilo mettete 50 grammi di fiori freschi di camomilla, un quarto di limone e la buccia di un altro limone, un pizzico di semi di carota, 300 g. di alcol per liquori, 300 di zucchero sciolti in 300 grammi di acqua bollente. Lasciate raffreddare, invasate, agitate bene; riposerà una settimana. Dopo di che filtratelo ed imbottigliate. Aspettate due mesi prima di assaggiarlo. Velia Patriarca
*Conoscete lo sciroppo alla i menta? Pestate finemente 100 g di foglie di menta, aggiungetevi 25 g di zucchero e mescolate. Fate intanto uno sciroppo mettendo a bollire 50 g di zucchero in un litro d’acqua per 5 minuti. Lasciate raffreddare, aggiungete il succo di 3 limoni e la polpa di menta zuccherata. Mescolate e lasciate in frigo. Antonella Rizzotti
*Oppure: si pongono 20 g di foglie di menta in 50 g di alcol a 90 gradi. Si lascia in infuso per 24 ore. Si aggiungono 100 g di acqua e 200 g di sciroppo semplice. Si filtra, si lascia riposare e si utilizza a cucchiai, quale ottimo ricostituente. Carolina Fassina
Come evitare la muffa
*C’è un sistema per debellare quell’odiosissima muffa che ci fa impazzire di rabbia quando la troviamo sui vasetti di marmellata preparati con tanta cura. Si tratta di esporre al sole, senza coperchio, i vasetti appena riempiti, lasciandoveli per un’intera giornata. A sera si sarà formata una crosticina di zucchero che salverà dalla muffa la nostra confettura. Franca Andalò
*Un altro metodo per debellare la muffa che rovina conserve e marmellate, tanto amorevolmente preparate! Quando la marmellata si è raffreddata nei vasetti, copritela con due dischetti di carta tipo pergamena. Quello a contatto con la marmellata dovrà essere imbevuto di cognac, oppure alcool da liquori. Lella Pirazzo
consigli per le marmellate fatte in casa
*All’attenzione delle golosone: la marmellata di castagne , sarà ancora più buona se vi aggiungerete cacao in polvere e cannella. Flavia Canè
*A me piacciono molto le marmellate fatte in casa. Anche a voi? Se sì, e se siete indaffarate o distratte, vi do un consiglio per evitare disastri causa di bruciature e attaccature! Non mettete la pentola con il composta direttamente sopra il fornello, ma isolatela con una piastra spargifiamma che si trova in ferramenta. Vi assicuro: la marmellata bollirà bene e in fretta, senza farvi perdere tempo per girarla continuamente! Nicoletta Bistocchi
*La marmellata si è cristallizzata? Niente paura, fatela ricuocere, unendovi il succo di due limoni per ogni chilo di frutta! Ornella De Rossi
* Se il tappo a vite del barattolo di marmellata rifiuta di aprirsi, afferratelo saldamente con uno schiaccianoci, fate presa e girate lentamente. Se troppo grande, battete delicatamente l’angolo del tappo a vite contro il pavimento. Di solito il tappo cocciuto finisce per cedere prima del barattolo di vetro. Piera Dillè
*Marmellata senza zucchero per diete dimagranti e per diabetici: mescolate per ogni chilo di arance a fettine, già cotte ristrette, un grammo di acido salicilico e sei compresse di saccarina polverizzata con un bicchiere dal fondo liscio. Mescolate e rimescolate. Distribuite la confettura in vasetti! È buonissima lo stesso. Donata Frigenti
*Per conservare a lungo le marmellate di frutta, è sufficiente cospargere sulla superficie del barattolo, colmo di marmellata, uno strato leggero di zucchero caramellato. Questo si ottiene facendo sciogliere a fuoco lento in un pentolino tre o quattro cucchiai di zucchero, finché il liquido diventa color oro. Va versato caldo sulla marmellata e vedrete che raffreddandosi formerà uno strato impermeabile e protettivo Sabina Pinnetti
*State preparando una buona marmellata? Ricordatevi di aggiungere lo zucchero quando la frutta è a metà cottura: la marmellata resterà più saporita e morbida. Francesca Zanaboni
*Attenzione: racchiudete in un sacchetto di garza la parte non commestibile dei: semi e torsoli di mele e pere. Aggiungete il sacchetto agli ingredienti con cui preparate gelatine o marmellate. Così trasferirete in esse la pectina, presente nei residui delle mele, favorendo la coagulazione. Mariagrazia di Gennaro
*Conoscete la dose “giusta”di zucchero per le marmellate? Ciliege e fragole 800 g per ogni chilo; albicocche 750 g; pesche e prugne un chilo. Buon lavoro ! Tatiana Vezza
*State preparando la marmellata di pere? Ricordatevi di aggiungerci, prima di metterla a bollire, con lo zucchero, un po’ di uva spremuta: diventerà più compatta e molto più saporita. Grazia Schiavone
*Le marmellate di ciliegie e di fragola attaccano al fondo: se però, prima di mettervi ‘all’opera, vi ricordate di spalmare di burro il fondo del recipiente da usare, tutto andrà per il meglio.Elvira Carnessalini
*Sapete fare la gelatina di arance? Spremete 10 arance, raccogliendone il succo in una terrina. Aggiungete lo zucchero a piacere, poi sciogliete due fogli di colla di pesce in acqua bollente e unite il succo. Versate in coppette e guarnite con canditi. O conservate in un vasetto in frigo. Elvira Testa
Sciroppo d‘arance e d’uva
*E lo sciroppo d’arance forse non è buono? Spremete le arance, versate il succo in pentola, aggiungendo mezzo chilo di zucchero per ogni chilo di succo. Fate bollire per 7 minuti. Quando sarà freddo imbottigliatelo. Si beve così, o allungato con acqua minerale. Maria Barreca
*A proposito di sciroppi: io ne faccio uno con l’uva. Lavo accuratamente i grappoli, stacco poi gli acini e li passo al setaccio. Trasferisco il succo in una pentola di terracotta o di acciaio e lo lascio bollire finché acquista consistenza di sciroppo. Quando è freddo, lo imbottiglio e lo tappo ermeticamente. E. Gobbo
*Maggio: le amarene ci sorridono! E che bontà allo sciroppo! Volete provarle? Il piccolissimo segreto per garantire la perfetta riuscita sta nel non lavarle, ma pulirle accuratamente con uno strofinaccio umido. Poi si privano del gambo e si mettono in un contenitore di vetro a chiusura ermetica, alternando amarene e strati di zucchero (lo zucchero deve essere l’equivalente delle amarene). Finite con lo zucchero e chiudete il contenitore. Dimenticatevene per quaranta giorni, lasciandolo sul davanzale più soleggiato della vostra casa. Ed ecco pronte le amarene allo sciroppo! Si conservano per mesi e sono ottime anche con i gelati, i budini, le torte…Marisa De Fabianis
Composta di fichi
*II freddo impedisce a molti fichi di giungere a maturazione. Raccoglieteli così, verdi come sono e puliteli con una pezzuola bagnata. Togliete loro il picciolo e tagliateli a quarti. Poneteli poi in un recipiente non di metallo con duecentocinquanta grammi di zucchero per ogni chilo di fichi e un bicchierino di rum o di anice ogni due chili. Lasciate in infusione per dodici ore. Mettete poi al fuoco, rimestando ogni tanto fino a quando lo zucchero si sarà prosciugato quasi del tutto e non farà più il filo. Lasciate raffreddare ed invasate, ricordandovi di passare prima i recipienti con alcool da liquori (anche il tappo). Spolverizzate con zucchero la superficie di questa squisita marmellata (supereconomica!) e chiudete. L. Parizzo
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