Sale si, o sale no?

Il sale è nocivo per chi soffre di ipertensione arteriosa ma è soprattutto il nemico numero uno delle donne a causa della ritenzione idrica che provoca nei tessuti (cellulite).
«Al nostro organismo ne occorre una quantità limitatissima. Basta poco per colmare il fabbisogno di sale del nostro corpo. Perciò è molto facile eccedere» spiega la dietologa Evelina Plachi.
È presente in quasi tutti i cibi cotti che mangiamo. Salumi e scatolame ne sono pieni ed è alla base di qualsiasi conservante.
Ipertensione e ipotensione ci rivelano cosi uno squilibrio dei sali nell’organismo.
Il fatto è che l’eccesso di sodio (sale) può ridurre completamente gli effetti positivi di un’altra sostanza molto importante: il potassio (è contenuto nei pomodori, nelle banane, vegetali verdi, cereali, arance).
In questo modo l’organismo si impoverisce irrimediabilmente, la macchina comincia a lavorare male, si può creare una vaso-costrizione e un affaticamento dei nostri filtri biologici.
Certo, per chi soffre di pressione bassa il sale può far bene. Ma alla lunga i vantaggi che procura sono minori degli svantaggi»
Commenti recenti