Millefiori o di acacia, agrumi, girasole e rododendro. Ma anche di castagno, eucalipto e tiglio. Insomma: miele, un dono delle api per palati sopraffini. Una dolcezza interamente naturale: ecco ‘identikit del miele, un prodotto “fabbricato” solo dalle api. Che si limitano a “bottinare”, cioè a succhiare, il nettare dai fiori o la “melata” dagli alberi. Di che cosa si tratta? Alcuni insetti si nutrono della linfa di piante, come l’abete e il castagno, ne trattengono alcune sostanze e lasciano la parte liquida sulla corteccia. A questo punto intervengono le api che raccolgono questa sostanza e l’elaborano trasformandola in miele.
Per ottenere un chilo di miele occorrono circa 50mila voli delle api. Nettare e melata sono sostanze zuccherine non raffinate e per questo il miele è dolcissimo. Più dello zucchero, anche perché neutro, mentre i vari tipi di miele hanno un gusto tutto particolare. Quindi di miele per dolcificare ne basta meno (e già ha meno calorie: 304 per 100 g invece delle 400 dello zucchero), con un vantaggio ulteriore: il miele è formato soprattutto da fruttosio, che viene assorbito più lentamente del saccarosio dello zucchero, quindi tende a saziare un po’ di più e non ha gli effetti negativi delle zucchero
Miele. Uno, cento, mille
II miele non è di un solo tipo. Il più consueto è il mlllefiori, che deriva dal nettare raccolto dalle api su una grande varietà di fiori presenti nei campi in primavera. Esistono poi i mieli cosiddetti unifloreali o monofloreali. Quello di acacia (in verità la pianta di cui bottinano i fiori è la Robinia) ha colore chiaro e sapore delicato, si mantiene liquido a lungo e non intorbidisce le bevande. E’ ottimo per dolcificare bevande (come il latte: latte-miele è stata sempre considerata una bevanda degli dei). Quello d’arancia ha colore quasi bianco, aroma e sapore delicati, e cristallizzazione fine. E ottimo come dolcificante nel té e nelle tisane. Quello di girasole, giallo oro, è di sapore leggermente erbaceo con sensazione rinfrescante. Cristallizza a grani grossi in modo compatto. Quello di rododendro è bianco, leggermente ambrato, con aroma e sapore delicati. con un sapore caratteristico molto gradevole che ricorda lo zucchero caramellato. Si mantiene liquida a lungo. Ottimo come dolcificante nel latte,E’ricco di sali minerali. Il miele di sulla (una pianta erbacea) è di colore avorio, di sapore delicato e quasi privo di profumo. Indicato anche per la cosmesi.
II miele di melata d’abete ha colore bruno con riflessi verdastri, aroma caratteristico e un sapore molto gradevole che ricorda lo zucchero caramellato. Il miele di melata si mantiene liquido a lungo. Ottimo come dolcificante nel latte, è ricco di sali minerali. Quello di sulla (una pianta erbacea) è di colore avorio, di sapore delicato e quasi privo di profumo. Indicato anche per la cosmesi. La melata di abete, il miele di rododendro e di sulla sono piuttosto rari I mieli di acacia, agrumi, j castagno, eucalipto, tiglio e girasole sono più comuni.
Sapori forti. Per chi ama sapori più intensi ecco quello di castagno, di colore scuro – da bruno a quasi nero – aroma forte e acre, sapore pronunciato, leggermente amaro; non adatto come dolcificante, è invece ottimo con burro.
Occorre ricordare che iI miele italiano è famoso per bontà, genuinità, igiene e per preservare al meglio i principi nutritivi e la qualità. .I mieli italiani, provenienti da piccoli produttori certificati, sono vergini, integrali e vengono lavorati a freddo, precauzione che non altera i principi nutrizionli del prodotto. Molte vitamine e proprietà organolettiche contenute nei mieli naturali vanno perdute con una temperatura che supera i 35 gradi
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