Polenta: la ricetta classica

1)- La farina giusta
La polenta tradizionale si prepara con farina di mais gialla: La farina a grana grossa con cui si ottiene una polenta soda, è più usala nell’Italia settentrionale; quella a grana fine, che dà una polenta più cremosa, è molto diffusa nelle regioni del Centro sud.
La polenta si può preparare anche con farina di mais bianca, di gusto molto delicato, o con farina di grano saraceno, più rustica e particolarmente saporita.
2)- Le dosi calibrate–
La ricetta base richiede, per 500 g di farina di mais, un litro e 3 quarti di acqua.
Ma attenzione, le proporzioni possono variare: se volete una polenta morbida, usate circa 2 litri di acqua, se invece la preferite molto soda ne basterà un litro e mezzo.
Nel dubbio, state scarse all’inizio: potete sempre aggiungere altra acqua (bollente) durante la cottura. Per il sale dipende dai gusti: mediamente se ne calcolano 10 g. per ogni litro di acqua.
3)- I si e i no della cottura.
La ricetta, è semplicissima: si porta l’acqua a ebollizione, si versa a pioggia la farina e si cuoce mescolando, dai 30 ai 45 minuti (la farina a grana grossa richiede più tempo). Ma come evitare che si formino i grumi?
Non fare bollire forte l’acqua e versare la farina al centro, mescolando energicamente con una frusta: continuando poi a mescolare in senso orario dall’esterno verso l’interno con un cucchiaio di legno o con il tradizionale bastone.
È già irresistibile quando troneggia fumante sul tagliere. Se poi la servite condita con carni e formaggio o trasformata in fragranti frittelle conquisterà proprio tutti.
Cotta a puntino
Quando la polenta si stacca dalle pareti del paiolo in una massa compatta, la cottura è ok. Rovesciatela sul tagliere coperto con un telo, lisciatene la superficie con un cucchiaio di legno bagnato e copritela con i lembi del telo.
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