La marmellata fa anche bene!
Ad ogni modo, le marmellate e confetture, per la loro composizione, sono tra i dolci più rapidi da assimilare e facili da digerire: questa caratteristica le rende alimenti indicati per tutti.
Se la preparazione è di qualità e la frutta utilizzata è fresca, la marmellata ha notevole valore alimentare e mantiene elevati, se non intatti, i principi nutritivi e vitaminici della materia prima. Molto energetica – in media 100 grammi di confettura contengono 250 calorie, 25/30 per ogni cucchiaino: la marmellata è più facile da digerire rispetto alla frutta fresca perché contiene meno acqua.
In più, è lassativa per la presenza di zucchero e cellulosa, diuretica per il potassio, alcalinizzante e mineralizzante per i sali minerali, correttiva dell’acidità gastrica per la pectina, coadiuvante nelle affezioni epatiche per lo zucchero.
Con le marmellate perciò si può anche predisporre una blanda e gradevole farmacia domestica, tenendo conto delle varie proprietà dei diversi frutti:
mela, mela cotogna, nespolo, corniolo e agresto: astringenti.
prugna, caco, sambuco: lassative:
biancospino: calmante:
bergamotto: disinfettante interno:
fico, viola: emollienti
giuggiola: negli abbassamenti di voce e raucedine:
mirtillo: per la vista affaticata:
pomodoro: ricostituente:
primula: in stati di leggera vertigine:
frugola: rinfrescante e diuretica
pera: nelle convalescenze.

Ricette per bergamotto, kunquat e mandarino
Marmellata di bergamotto
Ingredienti: 500 g bergamotti, zucchero»
Cuocete i bergamotti interi in abbondante acqua finché sono teneri e si possono forare facilmente con una forchetta.
Scolateli, copriteli con acqua fredda e lasciateli riposare per un paio di giorni, cambiando l’acqua un paio di volte al giorno.
Dividete i bergamotti in quattro e affettateli il più sottilmente possibile, eliminando tutti i semi. Pesate la polpa ottenuta e cuocete con lo stesso peso di zucchero finché una goccia di sciroppo preso fra due dita “fila”.
Lasciate riposare una giornata, rimettete sul fuoco e cuocete altri 15 minuti prima di conservare nei vasi.
Probabilmente introdotti in Italia dai Saraceni (il nome deriverebbe dal turco berg amodi, cioè pera del Signore), i bergamotti erano molto usati nel Medioevo e nel Rinascimento per confezionare vari tipi di dolci.
Oggi sono la base per molte essenze profumate. I più pregiati sono quelli nostrani di Calabria e Sicilia, superiori come qualità anche a quelli di Nancy.
Perché siano commestibili, devono essere molto gialli e maturi.
Marmellata di kumquat, mandarino cinese
kumquat, 2 arance, 1 limone, zucchero
Affettate molto sottilmente arance e kumquat, eliminando i semi, e copriteli con tre volte il loro peso di acqua.
Lasciate riposare una notte, quindi fate cuocere adagio finché pelle e polpa sono ben teneri. Aggiungete lo stesso peso di zucchero e il succo del limone e cuocete fino a giusta consistenza.
Marmellata di mandarini
500 g mandarini, 500 g zucchero
Cuocete per circa mezz’ora la buccia dei mandarini in mezzo litro di acqua. Scolate le bucce e unite all’acqua di cottura lo zucchero. Cuocete adagio per una decina di minuti, quindi aggiungete metà delle bucce passate al setaccio e gli spicchi dei mandarini accuratamente privati di pellicine bianche e semi. Cuocete per altri 15 minuti circa.
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