L’ultimo pasto della giornata ha la stessa organizzazione del pranzo, con l’accortezza di prediligere un piatto proteico, con dominanza di proteine sui carboidrati, per tenere sotto controllo i valori di glicemia e insulina. Un elevato livello di insulina raggiunto nella tarda serata, infatti, stimola, a sua volta, l’enzima HMG CoA-reduttasi che innesca la produzione di colesterolo endogeno nel fegato fino a circa 2,5 grammi.
Un valore altissimo se si considera che la quantità di quello introdotto per via alimentare (e mangiando male…) è di circa 300 milligrammi. Quindi, l’articolazione dominante diventa: verdura cruda, alimento proteico animale o vegetale (legumi), verdura cotta e pane, olio extra vergine di oliva. Se gradita, cercate di consumare la porzione di verdura cotta sotto forma di minestrone, passato o crema vegetale per ottenere una sana digestione notturna. Portate in tavola, a cena, il pesce almeno due volte la settimana, la carne bianca una volta, la carne rossa una volta, il formaggio fresco e molle o uova oppure prosciutto crudo magro o bresaola una volta, i piatti proteici vegetali (legumi) due volte
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