I Vini emiliani e romagnoli hanno trovato da sempre un mercato favorevole e sono assai apprezzati dai consumatori. L’Emilia e la Romagna oltre a vini comuni producono tre vini veramente tipici, le cui eccellenti caratteristiche organolettiche li rendono pregiati e ricercati dai consumatori italiani ed esteri: L’ALBANA, IL LAMBRUSCO E IL SANGIOVESE. II LAMBRUSCO, prodotto in più zone, è un «vino sincero, aspretto, brioso, mordente, che può essere bevuto a volontà senza
timore che vada alla testa, noto anche per le sue proprietà diuretiche e digestive », perfetta descrizione, questa, del grande enologo Garoglio. Ottimi anche i bianchi del piacentino dal sapore delicato, dall’aroma caratteristico e dal corpo deliziosa mente frizzante, che sono una « colorata allegria fatta di smeraldo e di oro dei bianchi della Valtrebbia e della Valtidone, magica fusione di TREBBIANO, MALVASIA, MOSCATO, VERDEA, BELVERDINO, ORTRUGO ».
L’enografia emiliana e romagnola è però ricca di numerosi altri nomi: dal ROSSO GUTTURNIO, piacentino, alla MALVASIA DI MAIATICO e ai ROSSI DI FELINO; dai freschi e frizzanti TREBBIANI DI SCANDIANO AI ROSSI DI MONTERICCO E CASTELVETRO (ottimi i vini di Puianello), dai prelibati SAUVIGNONS di Bazzano, Piumazzo, Castel San Pietro ai BARBERA pure della zona bolognese e via via fino a Imola, Faenza, Forlì, patrie del profumato SANGIOVESE e del «carnoso» ALBANA. Questa felice e allegra abbondanza fa dell’Emilia-Romagna una delle regioni ai primissimi posti per la produzione di uva: oltre sei milioni di quintali. In queste regioni troviamo importanti complessi industriali e notevoli cantine sociali, dove la vinificazione e la produzione di vini comuni da pasto e pregiati sta assumendo un’interessante posizione nell’ambito del mercato nazionale. Sono stati migliorati specialmente i vini frizzanti, orientando così il consumatore verso questa produzione, il cui consumo ha subito in questi ultimi anni un notevole incremento.
Ottimi anche i bianchi del piacentino dal sapore delicato, dall’aroma caratteristico e dal corpo deliziosamente frizzante, che sono una « colorata allegria fatta di smeraldo e di oro dei bianchi della Valtrebbia e della Valtidone, magica fusione di “TREBBIANO, MALVASIA, MOSCATO, VERDEA, BELVERDINO, ORTRUGO”. L’enografia emiliana e romagnola è però ricca di numerosi altri nomi: dal ROSSO GUTTURNIO, piacentino, alla MALVASIA DI MAIATICO e ai rossi di Felino; dai freschi e frizzanti TREBBIANI di Scandiano ai ROSSI DI MONTERICCO e Castelvetro (ottimi i vini di Puianello), dai prelibati SAUVIGNONS di Bazzano, Piumazzo, Castel San Pietro ai BARBERA pure della zona bolognese e via via fino a Imola, Faenza, Forlì, patrie del profumato SANGIOVESE e del « carnoso » ALBANA. Questa felice e allegra abbondanza fa dell’Emilia-Romagna una delle regioni ai primissimi posti per la produzione di uva: oltre sei milioni di quintali. In queste regioni troviamo importanti complessi industriali e notevoli cantine sociali, dove la vinificazione e la produzione di vini comuni da pasto e pregiati sta assumendo unA interessante posizione nell’ambito del mercato nazionale. Sono stati migliorati specialmente i vini frizzanti, orientando così il consumatore verso questa produzione, il cui consumo ha subito in questi ultimi anni ha avuto un notevole incremento.
VINI BIANCHI
ALBANA. (uva Albana): vino dal colore giallo dorato, sapido, generoso, dal particolare profumo, gradevolissimo, di corpo pieno e armonico. Pregiato il tipo prodotto nei comuni di Bertinoro, Cesena, Forlì, Longiano ecc.; da segnalare quello prodotto a Dozza, dalla struttura organolettica completa. Se ne producono solitamente due tipi: amabile e secco. L’amabile si presta a moderato invecchiamento in bottiglia. Il tipo secco è ideale per brodetti e zuppe di pesce. Gradazione alcolica 11,5-13°. Servire a 12°C.
MALVASIA DI MAIATICO. (uve Mavasia, Moscato ecc.): colore giallo ambra, sapore gradevole, dolce, armonico, pastoso. È prodotto in alcuni comuni del Parmense. Gradazione alcolica 10-11°. Vino da dessert. Servire a 10°C.
BIANCO DI SCANDIANO. (uve locali, Trebbiano e Pinot bianco): colore paglierino scarico, odore vinoso, gusto asciutto, leggermente acidulo, abbastanza armonico, spumeggiante. Gradazione alcolica 10,5-11°. Non si presta all’invecchiamento. Ottimo su piatti locali. Servire a 12°C.
TREBBIANO DI ROMAGNA (uva Trebbiano): colore giallo paglierino, sapore leggermente amarognolo, profumo delicato, corpo pastoso, un poco frizzante. Gradazione alcolica 11-12°. Buono su piatti locali. Servire a 10-12°C.
SAUVIGNON (uva Sauvignon): colore paglierino, gusto secco, delicato, fragrante, adatto a moderato invecchiamento che lo affina. Prodotto sulle colline che fanno corona a Bologna (Bazzano, Castel San Pietro ecc.). Gradazione alcolica 11-11,5°. È un vino da minestre delicate e piatti di pesce. Servire a 10-12°C.
VINI ROSSI
LAMBRUSCO DI SORBARA (uva Lambrusco): colore rosso rubino chiaro, brillante, gradevole profumo di viole, buon corpo, sapore sapido e fresco, schiuma vivace ma non abbondante; il tipo amabile diventa spumante. È prodotto nella ristretta zona racchiusa tra i fiumi Secchia e Panaro, che comprende i territori dei comuni di Bomporto con la Villa di Sorbara, Bastiglia e San Prospero. Il «SORBARA» si presta a buon invecchiamento (2-3 anni) migliorando notevolmente; sopporta anche lunghi viaggi, sfatando così, una volta per sempre, il luogo comune sul Lambrusco che « lontano dal luogo di produzione perde le sue peculiari caratteristiche ». Gradazione alcolica 10,5-12°.
Tutti i tipi di LAMBRUSCO accompagnano perfettamente la «grassa» cucina emiliana. Servire a 14-15°C.
LAMBRUSCO SALAMINO O DI SANTA CROCE (uva Lambrusco Salamino): vino dal colore rosso rubino intenso, ricco di corpo, amabile, sapido, fresco, armonico, delicatamente profumato, di vivace schiuma. Gradazione alcolica 10,5-11,5°. È prodotto prevalentemente nel Modenese e nella provincia di Reggio Emilia.
LAMBRUSCO GRASPAROSSA O DI CASTELVETRO (uve Lambrusco Grasparossa, Brugnola, Uva d’Oro ecc.): colore rosso scuro, sapido, fresco, di buona struttura, schiuma vivace e intensa; si presta a lungo invecchiamento che attenua il colore e affina il profumo; il tipo da mezzo taglio non viene invecchiato e mantiene il bel colore « foncé ». Gradazione alcolica 10-12°. Si produce nel comune di Castelvetro e nella zona pedemontana della provincia di Modena.
SANGIOVESE (uva Sangiovese): ne esistono tre tipi che hanno i loro centri di produzione nella provincia di Forlì (Predappio, Cesena, Rocca S. Casciano, Castrocaro, Mercato Saraceno, Lutirano ecc.), nella provincia di Ravenna (Faenza, Casola Valsenio, Riolo Bagni, Brisighella ecc.) e nella provincia di Bologna (Imola, Dozza ecc.). Il SANGIOVESE DI FORLÌ ha colore rosso granata, armonico, asciutto, delicatamente amarognolo, aroma piacevole caratteristico dell’uva con la quale è prodotto. Particolarmente pregiato il SANGIOVESE DI PREDAPPIO, che invecchiando sviluppa un buon profumo. La gradazione alcolica arriva a 12°.
IL SANGIOVESE DEL RAVENNATE ha un bel colore rosso granata, gradevole aroma, asciutto, meno alcolico e meno colorito del tipo prodotto in provincia di Forlì, ma più sapido. Non si presta a lungo invecchiamento. Gradazione alcolica 11-11,5°. Il Sangiovese del Bolognese ha caratteristiche comuni con quello del Ravennate; localmente la pratica dell’invecchiamento non è molto diffusa.
Il SANGIOVESE rimane è un vino superiore da arrosti di carni bianche. In questo caso va servito a 18-19°C.
BARBERA DI LANGHIRANO (uva Barbera): colore rosso rubino carico, odore vinoso, sapore asciutto, piuttosto neutro, di buon corpo, si presta a buon invecchiamento (2 anni). Gradazione alcolica 11-11,5°. È prodotto nei comuni di Salsomaggiore, Fidenza, Noceto, Medesano, Felino, Langhirano ecc., tutti nella provincia di Parma. Ottimo con i bolliti e con il « tallone » di salame nostrano. Servire a 17-18°C.
ROSSO GUTTURNIO (uve Bonarda e Barbera): colore rosso intenso, vinoso, asciutto o leggermente amabile, di buona gradazione alcolica (11,5-12°), non si discosta molto dai rossi superiori dell’Oltrepò Pavese; invecchiando assume il caratteristico gusto « ammandorlato » dei vini di questo tipo. Si produce in alcuni comuni del Piacentino e precisamente a Ziano, Castelsangiovanni, Carpaneto Piacentino ecc. È indicato su arrosti, stracotti, brasati e anche sul parmigiano reggiano. Servire a 18-19°C.
VINI ROSSI DEL BOSCO ELICEO (Uva d’Oro a frutto nero): colore rosso cupo, intenso odore vinoso, sapore asciutto e acidulo, tannico, «peloso», abbastanza generoso. Simpatico vino «provinciale» che si produce in provincia di Ferrara e precisamente nei comuni di Comacchio, Codigoro, Mescla, Copparo ecc. È ottimo sulla cucina locale in genere, per esempio sulle anguille di Comacchio. Servire a 18°
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