Indice
Capelli: shampoo e coloranti naturali

I capelli sono sempre stati particolarmente curati, specie dalle donne. Sono note le profonde caratterizzazioni delle acconciature nei popoli primitivi e le notevoli evoluzioni che esse hanno avuto nelle diverse epoche della storia europea: quando si guarda un quadro, l’acconciatura permette spesso una datazione perlomeno approssimativa..
Oggi la successione delle mode collettive è diventata velocissima, mentre si sono diffusi gusti sempre più personali che si propongono come soluzioni originali.. Alcuni preparati a base di erbe possono contribuire in maniera significativa alla bellezza della propria capigliatura e alla salute dei capelli e del cuoio capelluto.
Le piante e le erbe nominate nell’articolo, si possono trovare anche in ogni erboristeria.
Shampoo
I capelli, e i prodotti per la loro cura, sono stati classificati in tre categorie: normali, secchi e grassi. Gli shampoo naturali prodotti nel passato erano composti da erbe contenenti sostanze saponose: una delle più importanti fonti era rappresentata dalla saponaria, piccolo arbusto perenne dal quale si può ricavare ancora, un ottimo shampoo che, oltre a produrre pochissima schiuma, ha anche un certo valore astringente e quindi adatto ai capelli grassi.
Gli shampoo artificiali, con la loro azione acida, lasciano i capelli puliti ma poco naturali; lo shampoo naturale invece lascia al capello una maggiore naturalezza. Usando le piante medicinali nella cura dei capelli si ottiene una perfetta lucentezza insieme a una piega naturale.
Questi risultati possono essere raggiunti utilizzando un infuso di rosmarino, di ortica, di camomilla o di qualsiasi altra essenza preferita da aggiungere allo shampoo neutro.
Si fanno bollire 550 g di acqua per ogni 25 g di piante medicinali; si mettono le erbe in un recipiente, versandovi sopra l’acqua bollente, e si lasciano in infusione per 30 minuti, si filtrano attraverso una garza e si lasciano raffreddare. Si mescola l’infuso con lo shampoo abituale e si lavano i capelli.
Se siete nell’impossibilità materiale di lavarvi i capelli o se avete fretta, potrete usare uno shampoo secco: i migliori a polvere bianca sono ottenuti macinando radice di giaggiolo, maranta (Marantha arundinacea), rosmarino o trucioli di quassia. Il grasso accumulato sui capelli viene così assorbito dalla polvere bianca, che viene quindi eliminata con ripetuti colpi di spazzola.
Shampoo coloranti
Camomilla
Questo è lo shampoo più comune e conosciuto per i capelli biondi, o per far diventare biondi quelli che non lo sono. Mescolate 30 g di fiori di camomilla e 15 g di radice di rabarbaro già cotto in poche cucchiaiate d’acqua e mezzo litro di vino bianco. Dopo aver lavato i capelli nel modo consueto, fate una lunga, lunghissima frizione con questa lozione.
Castagno
Raccogliete delle foglie già secche di castagno, oppure fatele essiccare, poi fatene bollire un paio di manciate in un litro d’acqua. Filtrate il liquido e usatelo per frizionare i capelli dopo che li avrete lavati accuratamente. Questo shampoo darà ai capelli castani o biondi dei bellissimi riflessi ramati.
Edera
Uno shampoo anche per i capelli neri o bruni. Fate bollire in mezzo litro d’acqua una manciata di foglie fresche di edera. Dopo il normale shampoo, sciacquate i capelli con questo liquido, e la chioma diverrà lucente.
Limone
Si ottiene un ottimo dopo-shampoo spremendo il succo di un limone in mezzo litro di acqua tiepida, frizionatevi i capelli che divengono così perfettamente sgrassati, morbidi, lucidi e facili da pettinare.
Come schiarire e ravvivare i capelli
La camomilla, le bacche di sambuco e l’hennè (Lawsonia inermis) sono schiarenti e tinture molto efficaci per risciacqui ai capelli. La camomilla contiene un olio chiamato apigenina
che da luce e tonalità chiare. Sarà sufficiente preparare un infuso con 50 g della pianta in 550 g di acqua, lasciare macerare, colare e risciacquare.
Come tintura per capelli grigi si adoperino bacche di sambuco: se usate in impacco, i capelli grigi assumono riflessi azzurrini. Si possono acquistare le bacche essiccate se ci si trova nell’impossibilità di coglierle dalla pianta. Nell’infuso si aggiunga anche un poco di sale e di allume per rendere più luminosi i capelli così trattati.
Un accenno merita l’hennè: è una tintura adatta ai capelli castano chiari, rossi, castano scuri e neri. L’hennè è un’erba perfetta per la salute del capello e in più dona una luminosità ben dosata all’acconciatura. L’infuso va preparato con 25 g di foglie di hennè.

Coloranti e tinture
Zafferano e camomilla erano le tinture per capelli più usate presso gli antichi romani.
Sempre in passato, per nascondere i capelli grigi si consigliava la salvia: l’infuso da usare doveva essere molto forte (100 g per 550 g di acqua), e il trattamento doveva essere ripetuto settimanalmente per parecchi mesi, per cui l’operazione risultava molto difficoltosa.
Tinture e coloranti aventi come base sottoprodotti di catrame e carbone vennero posti in commercio per la prima volta nel XIX secolo. Oggi vengono preferiti prodotti artificiali: ma l’innegabile validità delle piante medicinali fa sì che dalla natura si ottengano i risultati migliori.
La radice di rabarbaro in polvere regala riflessi dorati ai capelli castani o castano chiari: la si dovrebbe applicare per 30 minuti in impacco fatto con acqua bollente; si faccia però molta attenzione che non secchi eccessivamente il cuoio capelluto.
Altre ricette comprendono: petali di calendola per ravvivare i capelli biondo chiaro e corteccia di quercia per dare sfumatura rossastra.
L’hennè
Molte erbe e spezie sono state sperimentate per anni, studiandone le proprietà coloranti e l’efficacia: tra queste sono incluse l’Isatis tinctorìa, l’Haematoxylum campechianum, lo zafferano e la curcuma (Curcuma longa).
Ma senza alcun dubbio l’azione colorante migliore è quella prodotta dall’hennè, foglia ridotta in polvere di un ligustro egiziano, usato da oltre 5000 anni: resti mummificati rinvenuti nelle tombe egizie hanno dimostrato che gli egizi tingevano capelli e barbe finte usando miscele di germogli di henne e di indaco (Indigofera tinctorìa).
La foglia in polvere mescolata ad acqua dona una bella tonalità rossa ai capelli; il tempo di applicazione va dalle due alle tre ore e la temperatura deve essere mantenuta regolare: una carta stagnola o un velo aderente sono buoni coadiuvanti per la riuscita della tintura.
La qualità dell’henne e il colore che dà ai capelli dipendono dalla provenienza della pianta: l’hennè persiano è il migliore e dà un rosso più caldo, l’hennè egiziano dà sfumature tendenti all’arancione, l’hennè cinese è di qualità inferiore e più a buon mercato.
Naturalmente le colorazioni ottenute variano anche in rapporto al colore originale dei capelli: possono essere ottenute sfumature ramate, rosso Tiziano, rosso aranciato fino al pieno colore arancio se i capelli sono biondi. Inoltre l’henne può anche essere mescolato ad altre sostanze per ottenere diverse e insolite colorazioni: varianti moderne sono costituite dalla miscela con caffè, vino, uova, succo di limone e bucce di cipolla.
I cultori della tradizione utilizzano germogli di indaco, malli di noce, erba medica per scurire, mentre l’estratto ricco di tannino della noce di Betel (Piper betel) serve a dare riflessi ramati.
Per l’applicazione di hennè ai capelli si devono osservare queste indicazioni: si pesa innanzitutto la polvere, tenendo presente la lunghezza dei capelli (se corti saranno sufficienti 170 g, se lunghi alle spalle o più, ne occorreranno 225 g). Per ottenere sfumature o per variare il colore è bene scegliere un agente modificante: un uovo agisce come nutriente, mentre il succo di limone o l’aceto aiuteranno il colore a sciogliersi aumentandone così l’effetto.
Per la tintura occorrono un paio di asciugamani, un sacchetto di plastica, una pentola, un paio di guanti di gomma e un due ore di tempo. Si mescolano in acqua bollente l’agente modificante e l’hennè, ottenendo una pasta cremosa e spessa, si riscalda in un pentolino sino a ebollizione, si toglie dal fuoco e si lascia raffreddare leggermente.
Per proteggere il cuoio capelluto si sfrega sulla pelle un po’ di olio vegetale; quindi con i guanti di gomma si applica l’hennè: questo va fatto con cura, coprendo tutte le zone del capo. Si avvolgono i capelli in un telo poco assorbente per fissare l’hennè e ci si siede in un punto caldo della casa a “cuocere”: più a lungo si rimane e più intenso diventa il colore. Si lavano con cura i capelli lasciando scorrere l’acqua sin che questa è limpida e poi si lavano con lo shampoo.
Tintura per capelli a base di noce
Un’altra tintura tradizionale è quella che usa il mallo di noce, pianta assai diffusa in Italia.
Usando guanti di gomma, tagliate a pezzetti 50 g di mallo e fate cuocere per circa un quarto d’ora in 200 g d’acqua. Quando il decotto sarà freddo, filtratelo, sempre tenendo i guanti di gomma, spremete bene, aggiungete al liquido 70 g di alcol da frutta e 30 g di acqua di colonia o di lavanda. Quando vi lavate i capelli, lasciateli asciugare e poi frizionateli con questo preparato. È sufficiente frizionare una volta ogni dieci giorni.
Fissatori
Per mettere in piega i capelli, o per lo meno per mantenerli arricciati, si possono usare sostanze vegetali. La gomma adragante viene usata in alcune lozioni come base per fissare; recentemente è in commercio come base fissante l’alginato di sodio, derivato di alghe marine.
Si può ottenere un’ottima base per fissatore dalla mela cotogna: si pesano 50 g di semi di mela cotogna e si fanno bollire in 280 g d’acqua per 15 minuti; appena comincia a evaporare si toglie dal fuoco il liquido e lo si cola attraverso una garza premendolo e assicurandosi che venga passata la maggior quantità possibile di mucillagine. Il liquido assume una consistenza gelatinosa ed è pronto all’uso appena si raffredda: si può applicare ancora caldo.
Commenti recenti