Gli alimenti di gennaio
Frutta. Arancio moro: raggiunge in questo mese caratteristiche organolettiche; la raccolta incomincia a fine novembre. Elevata resa in succo. Ricordiamo che l’arancio moro, come gli altri aranci pigmentati, sanguinello e tarocco, sono ricchi di vitamina C: sono tra i migliori aranci da tavola. La loro maturazione inizia nella seconda metà di dicembre e continua fino a marzo. Arancio Washigton arancio Vaniglia, biondo, dolcissimo, ha pochi estimatori, entusiasti e fanatici. Clementini e mandarini, ancora presenti, sono a fine produzione.
Verdure. Cavolo nero, capuccio, Bruxelles, broccolo, verza: radicchi vari, insalate; cime di rapa (per il cavolo nero e le cime di rapa, le gelate, o almeno il freddo sono fondamentali per la loro qualità). Cicoria, i primi finocchi da pieno campo, spinaci. Si inaugura con i primi romaneschi la grande stagione dei carciofi che, iniziata con i sardi, i siciliani e i pugliesi,si chiuderà con toscani in primavera inoltrata. Cardi e cardoni. Tartufi neri.
Pesci e crostacei. Rombo (Psetta Maxima): conocchia (Squilla Montis); gamberi (Palaemon Serratus e Palaemon Elegans; e, anche, Crongon Crongon).
Carni. Oltre ai bovini che ci accompagnano tutto l’anno, continua la grande stagione del maiale iniziata a dicembre, nonché quella dell’agnello e del capretto.
Olio extravergine d’oliva. Finisce la stagione di produzione dei grandi oli iniziata a novembre.
Formaggi. Riprende la produzione, che durerà fino a giugno del raveggiolo di pecora.
Importanza della colazione anche di gennaio
La famiglia contadina, all’alba, si trovava riunita a tavola per quella che, ancora, non si chiamava breakfast, ma colazione. Ed era una colazione ricca ed importante: gli uomini avevano davanti ore di duro lavoro nei campi, in officina e nelle tante attività che comportavano fatica fisica prima del desinare. Anche le donne, che avevano cominciato a lavorare all’alba, avrebbero proseguito fino a buio; i ragazzi delle campagne, dovevano fare anche alcuni chilometri per andare a scuola e tornare…
Oggi, come allora, dobbiamo continuare a dare alla colazione una importanza fondamentale: non ci aspettano più fatiche fisiche così pesanti, ma impegni non meno gravosi, e certo più subdoli. Considerando anche l’integrazione con la cena e il desinare, una colazione deve avere:
come cardine fondamentale: il latte (attenzione all’alta qualità; lo yogurt: i formaggi freschi lo possono sostituire; 2) caffè, orzo per i bambini; 3) miele italiano vergine integrale; 4) marmellata fatta in casa; 5) dolcetti di casa: sono buoni, costano niente, fanno bene; 6) pane, da tagliare a fette: Altamura, Lariano, Terni, Toscano o pane delle Alpi; 7) burro fresco; 8) nocciole, mandorle, noci, frutta secca.
Abbondante frutta fresca di stagione, le spremute fatte al momento. Lavare i denti dopo colazione.
Commenti recenti