Uso terapeutico dell’aceto di mele
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apparato digerente pigro
Nel favorire il buon funzionamento dell’apparato digerente intervengono molti fattori, legati non solamente all’alimentazione. L’aceto di mele ha una composizione assai simile ai succhi gastrici e questo spiega perché possa essere considerato un buon aiuto nell’attivazione delle funzioni digestive.
Le sue proprietà antisettiche hanno inoltre il merito di combattere i batteri che possono favorire la putrefazione, favorendo di contro i microrganismi utili al mantenimento di una buona salute. Ma vediamo quando l’aceto di mele può rivelarsi utile.
alito cattivo.
L’alito cattivo è quasi sempre causato da una alimentazione scorretta e, se è vero che per risolvere alla radice il problema occorre evidentemente rettificare abitudini alimentari sbagliate, il ricorso all’aceto di mele può rivelarsi utile per far fronte a questo disturbo particolarmente fastidioso.
Si può perciò bere la mattina, appena svegli, a digiuno, un bicchiere d’acqua con 2 cucchiaini d’aceto di mele, sciacquando accuratamente la bocca con il liquido prima di deglutire.
diarrea.
Ci sono varie forme di diarrea; se essa è causata da un eccesso di cibo o da cibo non tollerato dall’organismo, può essere utile far ricorso all’aceto di mele. Si potrà mescolarne 1 cucchiaino in 1 bicchiere d’acqua, sei volte al giorno, anche durante i pasti. Le proprietà disinfettanti dell’aceto saranno sicuramente di giovamento.
flatulenza.
Sono indubbiamente molteplici le cause per le quali si può determinare flatulenza intestinale, ovvero la formazione di aria nell’intestino, accompagnata da gonfiorie da gas. Spesso è dovuta ad una anomalia della flora intestinale sviluppatasi per errate abitudini alimentari o carenze vitaminiche.
Può anche essere dovuta a farmaci, lassativi, contraccettivi orali. Nel caso sia imputabile a errori nell’alimentazione, può essere utile far ricorso all’aceto di mele: grazie alla sua capacità di ristabilire la giusta acidità intestinale, l’aceto di mele impedisce la crescita dei batteri putrefattivi, che alterano il pH leggermente acido presente nell’intestino. L’aceto di mele accompagnerà perciò le verdure crude consumate all’inizio del pasto, e durante il pasto stesso sarà utile bere 1 bicchiere d’acqua e aceto di mele, lasciando perdere altre bevande, particolarmente quelle gassate.
gastrite.
Può avere diverse cause: l’alimentazione è una di esse, ma non è la sola. Vi sono peraltro diversi tipi di gastrite, più o meno gravi, e non è sempre facile intervenire in modo efficace. Vale la pena comunque ricordare che, grazie alla pectina contenuta nelle mele, l’aceto di mele vanta grandi proprietà digestive e, quando i succhi gastrici sono insufficienti, esso può intervenire efficacemente senza portare all’assuefazione che invece è ingenerata da aceti più forti.
Anche chi soffre di iperacidità, peraltro, cioè di un’eccessiva produzione di acido da parte dello stomaco, con bruciori e aerofagia, non dovrà rinunciare all’aceto di mele: esso riesce ottimamente a riequilibrare l’acidità, purché venga diluito con acqua e sorseggiato lentamente.
indigestione.
E’ un tipico disturbo dovuto all’eccesso di alimentazione, anche se può avere diverse concause. Appena se ne presentino i sintomi, sarà utile far ricorso a 1 bicchiere d’acqua con 1 cucchiaino d’aceto di mele, sorseggiandolo con molta calma.
intossicazione alimentare.
E’ possibile far ricorso al solito bicchier d’acqua con due cucchiaini di aceto mele: ma il rimedio può essere tenuto in consuderazione particolarmente nel caso vi accingeste a mangiare alimenti dall’aspetto poco fresco.
L’aceto diluito nell’acqua potrà ssere bevuto anche durante il pasto e dopo, per prolungarne la benefica azione. Tenetelo presente anche nel caso affrontaste viagi in Paesi dalle condizioni igieniche e alimentari diverse da quelle ai quali siete abituati.
nausea.
Anche chi ne ha soffre o ne ha sofferto in gravidanza, si rivelerà di grande utilità il ricorso al bicchiere d’acqua in cui siano stati mescolati un paio di cucchiaini di buon aceto di mele.
singhiozzo.
La maggior parte delle volte il singhiozzo non è nulla di grave, a meno che non diventi un caso clinico; rimane però, pur sempre, un fatto piuttosto fastidioso. L’aceto di mele preso puro può comunque venirci in aiuto. Sorseggiandone lentamente 1 cucchiaino si dovrebbe ottenere un effetto pressoché immediato.
stitichezza.
Della capacità della pectina contenuta nelle mele e nell’aceto di mele di attirare a sé l’acqua e aumentare in tal modo il volume delle feci favorendo i movimenti intestinali e accelerando l’espulsione, abbiamo accennato precedentemente.
È chiaro peraltro, come particolarmente nel caso di stipsi cronica, che questa non possa sicuramente essere l’unica cura e i lassativi, lungi dal rappresentare una soluzione, non fanno che complicare il problema: sarebbe consigliabile modificare il tipo di vita che si conduce e, particolarmente, l’alimentazione, introducendo o aumentando l’apporto di cibi integrali (cereali, legumi, verdura, frutta) e ricchi di fibra. L’aceto di mele, usato regolarmente, può però essere un buon coadiuvante.
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